Volontari Oasi Federico Mani Guanelliane di Assunta

Se vuoi dedicare parte del tuo tempo ai ragazzi che assistiamo e alle loro famiglie, facendo una esperienza diretta di “contatto” chiamaci… Insieme possiamo fare tanto! Se vuoi puoi anche aiutarci decidendo di partecipare a dei momenti di formazione, di incontro e dibattito che realizziamo a livello locale o internazionale.

Testimonianze

Giusy

Ciao a tutti!
Io sono Giusy, ho 17 anni e frequento il liceo socio-psico-pedagogico. Faccio parte del gruppo Volontari “Mani Guanelliane di Assunta”, grazie al quale frequento, una volta a settimana, il Centro per tutti Benedetto XVI.
Ancor prima di conoscere questo “mondo”, mi è sempre piaciuta molto l’idea di poter regalare, un giorno, un sorriso, un momento di gioco e di gioia e un po’ del mio tempo agli altri, che vedo più soli di me.
Ho conosciuto questa struttura non per mia volontà ma per una punizione datami dalla scuola, che mi obbligava a prestare 30 ore di volontariato. Più le ore trascorrevano e più si rivelavano essere piene di conoscenza e passione nello svolgere il mio “compito”. Così, ho capito che quella “punizione” mi faceva stare bene e, una volta terminate le trenta ore, ho iniziato a frequentare il centro volontariamente e ad appassionarmi sempre di più al servizio di volontariato.
Il gruppo è composto da circa 20 studentesse, ragion per cui abbiamo dei turni che ci vedono impegnate una volta a settimana di pomeriggio. Nella struttura al mattino afferiscono utenti adulti mentre nel pomeriggio vi sono dei bambini che frequentano lo Spazio Gioco. I bambini sono davvero molto dolci ed è bellissimo dedicare loro un po’ del mio tempo. Tutto ciò mi lascia dentro un senso di benessere.
Loro sanno essere solidali l’uno con l’altro e a volte mi fermo a guardarli pensando a quanto siamo sciocchi noi ragazzi nel piangere per cose futili (per il fatto di non avere l’i-pad richiesto, l’abbigliamento firmato o per una delusione amorosa). Non sappiamo cogliere invece ciò che Dio ci ha regalato.

Le operatrici dello Spazio Gioco sono davvero formidabili e, a mio avviso, svolgono un compito da premio Oscar, non per il compito in sé, ma per l’amore e la tenacia che fa di loro persone onorevoli.
Finché ne avrò la possibilità continuerò a svolgere con tutto l’impegno che posso questo servizio perché penso che i valori che formino l’uomo siano racchiusi nel sorriso che mi “fanno” questi bambini quando sono felici: solidarietà, umiltà, fratellanza, gioia di vivere.

Fare volontariato è sicuramente un’esperienza di crescita interiore, in cui doni te stesso, il tuo tempo, la tua esperienza agli altri.
È da tempo che ormai sono volontaria nell’ambito socio-sanitario e mi occupo di accoglienza, informazione, animazione, sostegno allo studio e anche di laboratori artistici. Per le attività che svolgo mi confronto, quindi, con ogni fascia d’età: dai bambini agli anziani cercando di assisterli nelle loro necessità.
Spesso mi sento dire: «Chi te lo fa fare? Cosa ci guadagni? Hai tempo da perdere?» e altre cose del genere. Letteralmente fare volontariato è inteso come «donare il proprio tempo gratuitamente». In questi anni ho donato sicuramente tanto del mio tempo, considerando che anche io ho una famiglia con tre bambini; ma se dovessi dare io un significato alla mia esperienza direi che il volontariato è sì donarsi ma è anche ricevere tanto.

Certo non parlo di compensi materiali o denaro, parlo di gratificazione dell’anima: un grazie o un tenero sorriso di un anziano a cui hai semplicemente indicato la porta giusta di un ufficio; un abbraccio caloroso e l’accoglienza dei ragazzi dell’Oasi Federico; la gioia nel cantare insieme mentre si lavora in laboratorio. Tutto questo non ha prezzo! Ho il cuore colmo di amore ogni volta che dono me stessa, perché ho ricevuto tanto di più.

Ho scoperto, facendo volontario, che sono proprio le persone più bisognose di assistenza, i più deboli, le anime più fragili ad aiutarci a capire realmente quanto siamo fortunati; è per questo che ogni volta che ritorno nella mia bella casa di campagna, trovando gli occhi vispi dei miei figli e l’amore di mio marito mi sento fortunata.
Il mondo oggi è sopraffatto da ansie e problemi, a volte anche molto seri, come la perdita del lavoro, malattie, il disagio economico e soprattutto quello sociale, dovuto in parte anche all’eccessivo attaccamento ai beni materiali. Ogni giorno prego il Signore affinché dia a tutti noi la forza di andare oltre, di guardare con occhi diversi il mondo che ci circonda e renderci conto che forse possiamo far felice qualcuno dando poco e che possiamo ricevere in cambio così tanto semplicemente regalando un po’ del nostro tempo, un po’ delle nostre attenzioni a chi più ne ha bisogno.

Juna