L’Associazione raccoglie tra i suoi soci genitori di persone disabili, volontari e sostenitori, oltre che professionisti del settore socio sanitario, educativo e riabilitativo; ed esperti di bioetica e discipline specialistiche.
I soci e i collaboratori, recependo le esigenze e le aspettative della collettività riguardo alle problematiche della disabilità, propongono ed elaborano iniziative private e mirate secondo il metodo della programmazione coordinata.
Essi operano nella convinzione che la concertazione, la cooperazione e l’organizzazione in rete siano gli strumenti vincenti per la presentazione di progetti integrati positivamente validi, non solo per le persone disabili ma anche per chi, direttamente o meno, fa parte dell’universo globale della disabilità.
L’Oasi Federico con dolore annuncia ancora una morte: Valeria (nella foto a sinistra), insegnante volontaria del corso di Cucina Creativa del Centro Benedetto XVI.
Valeria ha raggiunto Assunta in cielo. Le due giovani di 28 anni, amiche in vita, sono morte in un incidente stradale rispettivamente il 12 marzo (Assunta) e il 23 dicembre 2012 (Valeria).
Un altro grande dolore ha colpito l’Oasi Federico ma… “nessuno arriva in Paradiso con gli occhi asciutti” e Dio è il grande consolatore di ogni cuore.
Un tragico incidente stradale ha stroncato la vita di ASSUNTA FILIPPO all’età di 28 ANNI Giovane esemplare e persona preziosa del Consiglio Direttivo dell’Oasi Federico Con immenso dolore lo annunciamo a tutti gli amici dell’Oasi Federico
Il tragico incidente di venerdì 9 marzo, tra il tir e la Golf, sulla statale tra San Lucido e Paola, è diventato lutto.
La giovane è spirata dopo tre giorni di coma all’ospedale “Annunziata” di Cosenza. Chi l’avrebbe mai pensato che dietro ad una giovane semplice come Assunta Filippo si stagliasse un profilo tale che già se ne parla fuori dall’Italia? Uno dei tanti messaggi arriva dal Vescovo Mons. Giorgio Bertin, da Gibuti e dalla Somalia: difficile che questa porzione d’Africa dimentichi Assunta.
Ed ora il nome stesso ci garantisce che Assunta è in cielo. La giovane si era recata nel Corno d’Africa in una missione guidata da Suor Michela Carrozzino l’anno scorso. Con l’obiettivo di soccorrere i poveri tra i poveri: le persone disabili. Una missione che è costata molti sacrifici: ma per Assunta non c’erano problemi. Anzi sceglieva la parte più difficile per lei e sempre con il sorriso sulle labbra. Sapeva passare dai servizi più ordinari a quelli di rappresentanza. Nei suoi numerosi viaggi, accanto a questa Suora guanelliana, ha incontrato ministri, funzionari, in Europa e oltre. Ha fatto un’esperienza oltre decennale nell’Associazione Oasi Federico di Belvedere Marittimo che lei stessa aveva aiutato a far nascere. Assunta ha dedicato gli anni più belli della sua giovinezza per comprendere il valore della vita, gustarne la bellezza e sperimentarne la gioia di mettersi a servizio di chi è nel bisogno.
Il suo cuore è stato attratto dall’ideale di un Santo sociale don Luigi Guanella, precursore degli attuali metodi della riabilitazione nell’ambito della disabilità. Chi la ha conosciuta può testimoniare la sua gioia nel donarsi agli altri, e lo faceva con disinvoltura e con amore. Si potrebbe dire che l’incidente ha stroncato solo parzialmente la sua vita fisica. Infatti per sua volontà sono stati donati tutti gli organi e la pienezza del suo operare continuerà attraverso “Mani Guanelliane di Assunta” Volontari dell’Oasi Federico che in suo ricordo hanno cambiato nome. Il Direttore del Centro di Bioetica dell’Università Cattolica di Milano, vicepresidente del Comitato Scientifico di Oasi Federico, Prof. Adriano Pessina, scrive: Assunta ci darà ancora una mano. Non ci lascia soli. Nell’amore di Dio ci aiuterà ancora una volta ad amare gli uomini. Una giovane esemplare che sapeva quello che voleva e non si accontentava di amori banali. Presto ne scopriremo le opere e non sarà difficile arruolarla tra gli eroi invisibili. I suoi funerali saranno celebrati giovedì 15 marzo nella chiesa di San Giovanni Battista in San Lucido alle ore 15.