L’Oasi Federico piange il suo Papa. Benedetto XVI è morto a conclusione dell’an-no 2022, 31 dicembre ore 9.34. L’Osservatore Romano del 12 aprile 2007 scrive che un nuovo Centro di accoglienza per persone disabili in terra di Calabria vie-ne intitolato a Benedetto XVI: Centro per tutti Benedetto XVI di Belvedere Marittimo (CS). Un dono dell’Associazione Oasi Federico per rendere omaggio al Santo Padre nel giorno in cui egli festeggia l’ottantesimo genetliaco. Papa Benedetto XVI è il Papa dell’Oasi Federico. È bello ricordare che è stato chiesto al Santo Padre di legare il suo nome a quello delle persone più fragili. Una richiesta che segue le orme di un gesto fatto da San Luigi Guanella quando apre la sua casa a Roma per le persone  con disabilità e al quale Pio X risponde “immortalatemi pure con i vostri buoni figli”.

Benedetto XVI accoglie il dono e invia i suoi buoni auguri: «All’Oasi Federico di Marina di Belvedere -Cosenza – che inaugura il “Centro per tutti Benedetto XVI” in favore delle persone disabili rivolgo un benaugurante pensiero e, mentre formulo voti che quanti operano generosa-mente nella nuova struttura possano essere costantemente testimoni dell’amore evangelico a servizio dei fratelli, assicuro un ricordo nella preghiera e di cuore impartisco la Benedizione Apostolica».

Nella denominazione “Centro per tutti” è racchiusa la sensibilità e soprattutto la convinzione profonda che Benedetto XVI esprime nei suoi scritti «L’amore per il prossimo è una strada per incontrare anche Dio e […] il chiudere gli occhi di fronte al prossimo rende ciechi anche di fronte a Dio» e ancora «L’amore è “divino” per-ché viene da Dio e ci unisce a Dio e, mediante questo processo unificante, ci trasforma in un Noi che supera le nostre divisioni e ci fa diventare una cosa sola, fino a che, alla fine, Dio sia “tutto in tutti”» (Papa Benedetto XVI, Deus Caritas est). “Per tutti” in particolare per tre motivi: in primo luogo per ricordare che la fragilità, la difficoltà e la stessa disabilità sono dimensioni che appartengono a ogni persona umana – «Ogni persona, pur con i suoi limiti fisici e psichici, anche gravi è sempre un valore inestimabile, e come tale va considerata» (Papa Benedetto XVI, Angelus 2 dicembre 2012); in secondo luogo per favorire un linguaggio di inclusione sociale – «Se ogni uomo è nostro fratello, tanto più il debole, il sofferente e il bisognoso di cura devono essere al centro della nostra attenzione, perché nessuno di loro si senta dimenticato o emarginato» (Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la XIX giornata mondiale del malato, 21 novembre 2010); infine per educare a non stigmatizza-re, bensì a riconoscere e amare la diversità.

Il legame di affetto tra Benedetto XVI e il Centro per tutti dell’Oasi Federico si è manifestato in diverse circostanze di cui certamente torneremo a parlare. Affettuoso e commovente il ricordo della sua ultima udienza a Piazza San Pietro del 27 febbraio 2013 a testimonianza che la carità «circola realmente nel Corpo della Chiesa e lo fa vivere nell’amore» (Ultima Udienza Generale Benedetto XVI, 27 febbraio 2013).

L’Oasi Federico all’ultima udienza di Papa Benedetto XVI a piazza San Pietro il 27 febbraio 2013