Martedì 20 Agosto 2013 presso il Centro per tutti Benedetto XVI è stata celebrata una Santa Messa per ricordare il piccolo Federico Papa, le giovani Assunta Filippo e Valeria Cauteruccio e tutte le persone defunte care all’Oasi Federico.
La celebrazione è stata presieduta da don Giovanni Alessi, parroco di Santa Maria del Popolo e dei santi Giacomo e Nicola nel centro storico di Belvedere Marittimo; concelebrante don Simone Vendola della Diocesi di Roma. Era presente anche il giovane seminarista Giuseppe Fazio di Cetraro.
La sala polifunzionale “Luigi Guanella” era piena di persone, amici e familiari di Assunta, Valeria, Katia e Franco. Una celebrazione che ha voluto ricordare queste persone che, in forme diverse, hanno sostenuto e donato parte di sé per la crescita di Oasi Federico.
Durante l’omelia, don Giovanni ha ringraziato la Direzione del Centro per tutti per avergli fatto condividere questo momento di comunione. “Alcune ore prima di questa celebrazione ho chiesto qual era il senso della celebrazione: mi è stato risposto che è una celebrazione per ricordare ma soprattutto per ringraziare coloro che oggi non sono più su questa terra”. E nella memoria di san Bernardo, il Vangelo ci ricorda che “Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi” (cfr. Mt 19,30): questi “ultimi”, «oggi, sono questi disabili, i nostri fratelli speciali che sono pupille agli occhi del Signore… i quali pur avendo delle difficoltà comunicano in modo sbalorditivo e con sensibilità. E se la natura toglie da una parte dona dall’altra e la nostra solidarietà deve essere forte, volta alla carità perché in questi nostri fratelli troviamo e vediamo Gesù»
L’invito di don Giovanni, sempre nella sua omelia, è stato quello di spendere la propria vita per gli altri poiché si diventa ancora più ricchi spiritualmente e si coglie più serenità e gioia “donando che ricevendo”. E nell’ottica del dono e del servizio gratuito che il parroco belvederese menziona la testimonianza di vita della beata Madre Teresa di Calcutta con questa frase “Non siamo mai così poveri da non poter donare agli altri un sorriso” perché un sorriso può cambiare la vita di una persona. «Noi dobbiamo essere portatori di gioia. Contagiare di gioia, soprattutto, chi non ha il sorriso e basti pensare alle persone emarginate, ignorate da questa società. Quindi ringraziamo il Signore se ogni giorno riusciamo a essere piccoli portatori di gioia per il nostro prossimo» ha continuato don Giovanni.
Prima della benedizione finale, Elisa Papa, sorella del piccolo Federico, ha letto una lettera ricordando il suo piccolo fratellino, a 11 anni dalla sua scomparsa. Suor Michela Carrozzino ha concluso con i ringraziamenti ai due concelebranti, a tutte le famiglie e i presenti che hanno partecipato alla celebrazione, e ha descritto un segnalibro con un’immagine che ritrae le giovani Assunta e Valeria abbracciate. “Assunta e Valeria ci ricordano che la vita non finisce sotto una manciata di terra. La vita ha la sua casa in cielo dove Dio ci attende per abbracciarci. Abbiate fede in Cristo Gesù, Lui è la nostra speranza.”
Al termine della celebrazione, due ragazzi del centro diurno hanno ringraziato i due sacerdoti regalando loro un’icona, preparata dai ragazzi stessi, con l’effige della Madonna della Divina Provvidenza. Subito dopo è stata presentata la II Rassegna del “Pane della Solidarietà” in ricordo di Assunta e Valeria: il Forno Rizzaro ha offerto piccoli pani che, durante la celebrazione sono stati benedetti, racchiuse in tanti sacchetti di stoffa colorati con ricamate le iniziali di Assunta e Valeria, il tutto preparati artigianalmente dalla sorella di Valeria, Piera Cauteruccio.